e Raf Simons
che proprio non capisco e continua a non piacermi.
Forse non sono così avanti e di
tendenza, perché sono nata a Catanzaro
Lido, come dice il mio amico Paolo
quando decide di prendermi in giro.
E per certe cose e certe mode non sarò mai
all’altezza.
Ma non mi piace. Ancora con i giardini e con una
collezione dove l’unico mood è l’ombretto oro sulle palpebre delle modelle,
perchè c’è davvero di tutto un po’. Abiti a righe, di paillettes e anche di
pizzo, tailleur pantalone a tinta unita e anche neri, top colorati infilati in
gonne bianche trasparenti e chissà cos'altro che per fortuna non ricordo più.
Scarpe verdi, gialle, bianche, e di tutti i colori e idem per le borse, sempre
uguali nel modello e mai abbinate né con le scarpe, tantomeno con gli abiti. E
anche tanti girocolli di perline colorate e mai a tono con niente. Poi il finale, con abiti da sera (??)
tutti uguali e una (donna?) che spunta dal backstage per raccogliere un ramo di
edera, caduta a terra a conclusione della sfilata (ma non era meglio lasciarla lì?).
Sarà che sono poco moderna e la sua grandezza
mi sfugge.
Sicuramente è così. Si.
(photo DIOR social)