Sono tornata a casa stracarica, oltre che
della valigia e dei due sogni che avevo portato con me, di riviste di
moda, di foto, annotazioni e regali. Insomma di tutto un po’, compreso l’invito di Grinko, ancora intatto nel suo fiocco.
E anche se all’ingresso della sfilata c’era
un simpatico fanciullo con un tono che sapeva di iddio in terra, sono riuscita ad
entrare, rispettando silenziosamente la fila, come faccio sempre. Tollero poco i ”lei non sa
chi sono io” (anche se non sono nessuno), ma a volte bisognerebbe insegnare ai
gentili ragazzi che sono “solo” del servizio d’ordine” e che i toni arroganti
sono poco educati. Ma pazienza, pure queste sono cose da fashion week.
E (per fortuna) le sfilate sono tutt’altra
cosa. Come quella di Sergei Grinko e della sua collezione sport – chic, fresca, raffinata e moderna, applauditissima anche dal Cavalier
Boselli in prima fila.
Viva i designer (giovani) sempre, e le loro
idee.
alla sfilata
al party
(photo mie)
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