parafrasando Oscar Wilde, perché davvero non
si può star tranquilli neanche con il proprio nome e cognome. Quello che
ci appartiene, che ci hanno regalato dalla nascita e che ci portiamo dietro (anche
con un po’ di orgoglio) come eredità familiare.
Ovvero il mio (caro) amico Gabriele Fiorucci (nella foto con l'attrice Vittoria Schisano) ha avuto, come dire, la pessima idea di nascere con questo cognome, di lavorare
nella moda (fa il designer) e alla Fiorucci (brand del gruppo giapponese Edwin)
non gli fa piacere, anzi gli dà proprio fastidio e gli hanno addirittura fatto causa.
E quindi. Caro Signor Gabriele Fiorucci le dispiacerebbe cambiare cognome,
perché a noi disturba molto che lei si chiami come noi, anzi come il brand che
abbiamo comprato.
E volendo anche farlo, dove si acquistano i nuovi
cognomi, cari Signori Edwin, li vendono nelle boutique del centro, negli scaffali, in ordine di colore e di
collezione come i foulard? Così, per sapere, che magari mi premunisco anch’io. Hai visto mai
che al biscottificio Doria, gli dovessi dare impiccio.
Storie di vita, che fanno sorridere (o forse
no).
(photo Tumblr - Gabriele Fiorucci)
Bel post! :)
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