lunedì 29 aprile 2013

Cosa mi metto (e l’invito del primo maggio)


Si va al lago? 
E ho fatto (di sicuro) 20 secondi di silenzio. Ma perché al lago e non a Taormina, al mare. Che almeno c’era il sole e giocavo pure in casa.



E si, perché il primo maggio sarà bel tempo in tutta Italia, ma piove solo al lago. Che fortuna, ve'? Quindi, sto con il solito problema fra me, la mia cabina armadio e la valigia. E quale sarà il look migliore per partire e poi per il giorno dopo a pranzo al lago. Tanto per fare bella figura e non passare per la solita eccessiva (come sempre). Che è tanto serio e pensa che Chanel sia un gusto dei macarons. E legge pure il blog e mi prende in giro, “manco fosse Alberoni che scrive di moda”. Parole sue citate testualmente. Di sicuro i miei adorati jeans di Dolce & Gabbana (anche se sono troppo strappati per i suoi gusti) sarebbero perfetti con gli stivaletti avorio di Prada che certamente si macchierebbero con la pioggia, e io giuro, soffrirei di meno se mi lasciasse (vabbè si fa per dire). Quindi, no. Certo le Hogan andrebbero benissimo , ma non si può, lo so. Molto meglio il tacco, aimè. Poi anche il phon, certo, che l’umidità del lago non è sicuro l’amore ideale per la mia frangia. E tanto per non smentirmi, alla fine partirò con una valigia come se dovessi stare fuori due settimane e sono certa che mi guarderà malissimo, ma pazienza.

Che son cose di donne, difficili da comprendere (come sempre).






(photo Tumblr) 

domenica 28 aprile 2013

Rendez – Vous


Ovvero la famosa serata di gala al Sofitel, dove si festeggiava l’inaugurazione del Festival del nuovo Cinema Francese.


E (tanto per cambiare) ero in crisi con il mio armadio e avrei tanto voluto un abito del mio adorato Giambattista Valli. Ma alla fine ho indossato il mio abitino nero in puro stile cocktail con sandalo a tacco alto (aimè) e clutch di paillettes in coordinato,  e non so nemmeno come ho fatto, ma sono riuscita a farci entrare persino le sigarette e l’accendino. Accoglienza in grande stile e una serie di tavoli sontuosamente apparecchiati con chef a vista, per foie gras di ogni tipo che personalmente per quanto lo amo, lo metterei anche nel caffè della mattina. Pasta fresca, con condimento da scegliere e persino caldissimi risotti in tempo reale (e anche se la preparazione è un po’ più lunga, fa niente. Tanto siamo ad una festa e non c’è fretta). E poi ancora, degustazione di formaggi italiani e francesi con pane a scelta di ogni tipo. E tanto vino, bianco ghiacciato e rosso. E moltissimi ospiti, italiani e francesi. Alcuni elegantissimi e altri con i jeans, come per andare al parco. Che proprio non si fa. E questa storia di essere radical – contro corrente, non la capisco e non l’approvo neanche un po’. Ma la serata è stata davvero fantastica e si è conclusa sulla terrazza dell’Hotel, che ha una magnifica vista sulla Capitale.

Musica, champagne e macarons hanno chiuso il Gala.

Grazie.  Grazie dell’invito.



Laurent Hudry GM del Sofitel Roma 
e l'attrice francese Ainouk Aimeè




Flavia Vento 



Laurent Hudry GM del Sofitel Roma e l'attrice Carole Bouquet 




Sebastiano Somma e Lorena Bianchetti e Daniela Poggi 



l'attrice Francesca Cavallin 



venerdì 26 aprile 2013

Occhiali da Sole (e pensieri sparsi)


Nessun uomo ti farà sentire protetta e al sicuro come un cappotto di cachemire e un paio di occhiali neri.


Cara Mademoiselle Chanel, come darti torto. Perché gli occhiali (da sole) non servono solo per proteggere gli occhi dalla luce, ma anche, e soprattutto, per coprirsi. A volte.

Per celare la timidezza, nell’affrontare uno sguardo. O per nascondersi da una situazione d’imbarazzo e spesso per far finta di guardare senza vedere.

Per proteggersi, appunto. Come nessuno un uomo saprebbe mai fare.

E se sono a lenti scure sarà meglio.

E non solo a primavera. 







photo Tumblr)


mercoledì 24 aprile 2013

Il Rosso (è un peccato)


Quando è primavera vien voglia di rosso.



Sarà per le fragole, o le ciliege. Per i papaveri nella prima passeggiata in campagna, o per il sole al  tramonto. 

Sarà perché è il primo colore che viene in mente per  un vestito leggero. Per la voglia di un rossetto nuovo e  dello smalto in coordinato.  Di un sandalo rosso, che ci sta sempre bene. Per la voglia di sentirsi divine, almeno per un giorno.

E Valentino, sia lodato sempre. Che il rosso lo ha inventato lui.








(photo Tumblr)


lunedì 22 aprile 2013

Clutch


(ma non si chiamavano pochette?)



No, ma  son comode.
Perché assolutamente non ci stanno dentro:

l’I Phone, che è quasi pari alla sua altezza, e quindi, come si fa? E bisognerà trovare pure un look che abbia almeno una tasca per nascondere il telefono che certo non si può uscire senza.

Il portafogli (o portamonete, come volete) e quindi una banconota intera perché non si sa mai che servano i soldi del taxi per tornare a casa.

E almeno un documento d’identità sarà il caso di portarlo. E chissà dove mai si potrà infilare, forse arrotarlo, magari no.

Il borsellino del trucco neanche con un miracolo ci sta, quindi meglio solo il gloss, o solo la cipria?

Le sigarette e relativo accendino, non ci entrano neanche di traverso. E non si fumerà. Che farà sicuramente bene alla salute, certo.

E le chiavi di casa, non ci entreranno mai. E ma quelle non si può non portarle. E quindi?

Non c’ è risposta, ognuna si arrangi come può.

Ma noi donne, una cosa pratica mai, ve'?








(photo Tumblr)

venerdì 19 aprile 2013

Vestiti con Stile


"Non esistono donne brutte ma solo donne pigre"   (Elizabeth Arden).

Magari, dico io. O forse è vero.



Roberta e Antonio Murr hanno provato spiegarlo. E chissà se ci sono riusciti e se qualcuna/qualcuno di noi ci ha creduto. O forse si, sono stati così carini e simpatici da essere quasi convincenti.

Un party davvero molto divertente, con tantissimi ospiti giovani e molto piacevoli (finalmente).

Bollicine e micro patisserie dolci e salati, una vera chiccheria.  E DJ set tanto per stare nel trend.

Quando si dice una serata alla moda. Era questa.
Ieri sera, a Roma.






(photo Google - Tumblr) 


giovedì 18 aprile 2013

Sono cose di Donne


Quella che ti chiede il numero di telefono, ma poi ci mette quattro giorni prima di telefonare, perché altrimenti non è sesso forte e intanto viene quasi voglia di farlo per prima.



Quella che intanto scrive un’ e mail e a volte anche un whatsapp, così, tanto per un saluto. E chissà perché è sempre online. Che la tecnologia aiuta, ma mica sempre. Quella che arriva la primavera e arriva l’invito: si va al mare? Così per fare una passeggiata. Al mare, e quindi in costume, oddio. E dove andiamo e come mi vesto. Pantalone bianco e una  camicia andranno bene, ma forse è meglio portarlo il costume, si, ma in borsa. E speriamo la spiaggia no, che la dieta è ancora lontana ma almeno l’estetista era libera. Quella dell’invito a cena, ed è la disperazione. E dove mai si andrà, e quindi come dovrò vestirmi. E dove lo trovo un look molto femminile, ma informale, che hai visto mai fosse in pizzeria. Comodo, perché cadere dai tacchi, sarebbe come morire direttamente lì e tanti baci. Ma con i tacchi, però sempre. Perchè gli uomini non amano le ballerine, certo.
Quella vuoi dormire da me? E’ la fine.

Ma sono cose di donne. Difficili da comprendere.








(Photo Tumblr)



mercoledì 17 aprile 2013

Tipo che è arrivata la primavera


(finalmente) e ci si mette all’opera, per il famoso cambio o scambio di abiti nell’armadio. Contando e ricontando quanti andranno bene e quanti invece resteranno in sospeso per situazioni  migliori.



Ma quest’anno il mio mood è il grande Giambattista Valli, sempre sia lodato. E giuro che copio il suo costume intero con la giacca, anche se non ho ancora capito per quale spiaggia e soprattutto se è adatto per farci una nuotata. Temo proprio di no, ma fa nulla, tanto per l’estate c’è tempo. E invece il problema è per stasera, che sono inviata sulla terrazza del Sofitel Hotel per un  gran gala del cinema francese e con l’ispirazione di Giambattista, arriverò all’ora di cena  che non avrò deciso nulla, perché niente nel mio armadio ci somiglia neanche vagamente.

Ma si può sempre sognare, o no? Tanto è primavera.










(photo Tumblr)