mercoledì 5 giugno 2013

Vanità. Forse, si.





Anzi, certamente si, considerato che di professione non vendo pane e non mi occupo di divulgare la pace nel mondo, ma sono invece in ansia per lo shooting della prossima settimana per la spring summer 2014.
E domenica pomeriggio, invece di andare alla mostra di Tiziano, ho trascinato quella santa donna della mia amica a vedere la collezione di Marc Jacobs al Palazzo Etoile (sede di Vuitton nella Capitale)  e mi hanno pure impresso le mie iniziali in oro sulla It Bag a difesa dell’autenticità, contro tutti i falsi venduti sui marciapiedi del Centro Storico.

Pura vanità quindi, tutta la vita. Ma non riuscirò mai a scrivere (come le vere fashion blogger) cosa ho indossato alla cena dell’amica della sorella di mio cugino e magari farmi fare anche le foto ( e poi, da chi?) e nemmeno scrivere che sto meditando di risparmiare (su cosa ancora non lo so) per comprare la mitica borsa di Givenchy (Riccardo Tisci santo subito). Che non indosserò i pantaloni a righe, anche se sono il vero trend di questa primavera, (che tanto non è mai arrivata e fa ancora un freddo cane) che mi parrebbe di uscire in pigiama e nemmeno in abitino di pizzo color cipria,  perché non sono (mai stata) chic e neanche ci diventerò,  e che continuerò ad avere i pantaloni a stampa animalier e i jeans Dolce&Gabbana completamente lacerati, e che l’altra sera ho osato i miei superfantasticimeravigliosi stivaletti avorio di Prada con un vestitino nero da cockatil, ed erano perfetti.
Ma perché dovrei scrivere queste cose e farmi fotografare con i diversi outfit.
  
Diciamoci la verità, a voi cosa importerebbe?







(photo Tumblr)





2 commenti:

  1. perfettamente d'accordo con te!

    http://wishuponastarblog.wordpress.com/

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  2. Condivido tutto!

    http://couturetrend.blogspot.it/

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