giovedì 24 gennaio 2013

Io sono creativo, tu no


Avevo promesso (a me stessa) di scrivere ordinatamente tutti i giorni, ma pare proprio che non ci riesca.


 

Mi faccio prendere dagli impegni professionali (Fall 2013 di Abitart) e dai malumori personali che sono “gli “incidenti” peggiori che possono accadere ad una donna. 
Comunque rieccomi. In questi giorni ci sono le sfilate della haute couture a Parigi con commenti positivi da parte delle giornaliste blasonate della stampa internazionale,   e certo il mio parere conta poco, ma lo esprimo comunque.
Proprio non mi piace la  sublimazione dei giardini - mi sa di presepe -  per non parlare delle gonne lunghe e i fiori in testa. E poi  il presunto smoking da donna - ma non lo aveva già fatto Saint Laurent nel 1966? -  e gli abiti con ricami di fiorellini colorati, le gonne larghe in triplo strato di chiffon – non sono certo ”avanguardia pura” -   e  nemmeno i mini abiti con le pellicce fluo - ma non sarebbe la collezione  primavera – estate 2013? Insomma questa couture proprio non mi piace. Sono nata, (professionalmente parlando) quando Gianni Versace aveva come logo la medusa color oro (sarà per questo che non sono mai diventata chic?) e usava già Madonna come testimonial nelle sue campagne. Quando il Re era già Giorgio e la quarta di copertina di Vogue Italia era già sua. Quando Valentino era ancora “vivo” e  la femminilità era la sua ispirazione e  invece Jean Paul Gaultier e Thierry Mugler erano”gli stravaganti” della moda. E quando la Scalinata,  era la trasmissione più fashion e seguita in TV.

Forse i creativi sono finiti,  oppure sono diventata troppo vecchia per apprezzare la tendenza?





(photo Tumblr)


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