venerdì 31 maggio 2013

Quello che mi sono persa








Ho letto e riletto la sua biografia non so quante volte.  Ho portato il suo amato profumo Chanel N° 5 da giovanissima fino all’altro giorno, e l’ho cambiato solo perché mi ero ormai assuefatta.
Sognerò tutta la vita di comprare un suo tailleur, ma di quelli veri, d’epoca, quelli che portavano la catena nell’orlo della giacca perché cadesse davvero a piombo, o almeno così narra la leggenda, e che avevano i bottoni con le doppie C.
E’ stata lei ad aver tolto i bustini strizza stomaco alle donne, che ha usato il tweed, tipico tessuto da uomo, per cucirne dei pantaloni e fu un vero scandalo. Fu lei a tagliarsi i capelli e ad insegnare alle donne che la crocchia in testa era finita e che le perle potevano anche essere false, che non serviva un marito per diventare importanti e che l’abbronzatura aveva un suo fascino. Che il profumo era altrettanto necessario come un bel vestito. E che si poteva diventare persino un’imprenditrice, quando le donne non lavoravano neppure.

E il cortometraggio «Once Upon a Time», firmato da Karl Lagerfeld, per rendere omaggio al 100esimo anniversario dell'inaugurazione del primo negozio Chanel a Deauville, proiettato l’8 maggio scorso prima della sfilata Chanel Cruise, è pure troppo poco per celebrare un genio come lei.

Perché: "io non faccio la moda, io sono, la moda".

Tutto vero, cara Mademoiselle Coco e noi ti adoreremo per sempre.








«Once Upon a Time»






5 commenti:

  1. quella giacca la sogno anche io,da sempre
    Lei è intramontabile
    se ti và,passa per un saluto
    NEW POST -> Tr3nDyGiRL Fashion Blog

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  2. Un sogno per molte donne... chanel è chanel!

    G.

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  3. Chanel è stata di grande esempio per tutte le donne! Coraggio ed eleganza :)

    Complimenti per il blog! :) Hai una nuova follower!
    Passa dal mio,se ti va
    http://www.isognidiemmabovary.blogspot.it/

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