C’era una volta, una casa barocca, la mia.
Tende lunghe di lino e corte di pizzo.
Quadri appesi di tutte le misure. Acquisti, regali e ricordi. Soprammobili,
tazzine, brocche e suppellettili in tutte le forme. Carte, bottiglie di Chanel 5 ormai vuote,
candele di tutte le misure, Vogue impilati per tipologia e stato. Penne e una moltitudine
di matite colorate. Fiori secchi, veri e finti, ricamati e stampati. E putti,
di tutte le grandezze e tipologie. Poi un bel giorno ho tolto tutto. Non che mi sia venuta la passione per il
minimal, per carità. Quello magari no, perché mi viene l’orticaria alla sola
idea, ma m’è presa col bianco. E così la mia casa (che è piccola, due, quasi
tre, camere e annessi) è diventata di un bianco pulito. Nell’ordine. Mobili bianchi, divani candidi e
solo cornici bianche di gesso alle pareti. E oggetti, quadri e ricordi, tutti stipati
sul soppalco. Ora è tutto bianco, lindo e candido.
E anche se non c’entra nulla, ho tagliato pure
i capelli.
Sarà mica voglia di cambiare?
(photo Tumblr)
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