mercoledì 23 ottobre 2013

La It Parade


delle/dei fashion blogger. E le polemiche di questi giorni.



Premesso che non sono (e neanche mi sento) una fashion blogger (tanto sarei  esclusa a priori per l’età e soprattutto dopo questo post non mi inseriranno neanche previa bustarella) leggo anch’io le famose classifiche che stimano i blog di moda più letti e i commenti che normalmente  si scatenano a seguire, sui social e non.
E la penso così. Chiaretta (Ferragni) a parte, trovo che escludere dei blog solo perché appartenenti ad un circuito (testata, o altro) non sia espressamente corretto, perché se è vero che la classifica elenca i blog italiani più noti per numero di lettori e di popolarità, bisognerebbe dare comunicazione reale e veritiera dei migliori e senza alcuna omissione di sorta.
Eliminare i blog con testata annessa e includere invece chi, la mattina vende rose rosse in centro e il pomeriggio spiega a noi che il plateau non è più di moda, vi pare invece estremamente corretto e professionale?

Insomma cari Signori che stilate le classifiche, io trovo che ci sia un tantino (ma poco) di confusione. Voi no?





(photo Tumblr)


2 commenti:

  1. Premesso che anche io sono fuori per età e per tutto il resto, credo che molti sappiano che la sopracitata classifica è totalmente taroccata e poco credibile. Per quanto attiene all'insalata, invece, è innegabile che sia e debba essere in testa. Ha un seguito planetario, anche se io continuo a domandami perché (salvo il fatto che è una bella ragazza). Unica cosa a suo favore è che picchia e ripicchia sta finalmente imparando a vestirsi. Basta: ho tirato fuori tutto l'acido e spero di riuscire a stare tranquilla fino alle 11. I fattorini me ne saranno grati. Buona giornata!

    RispondiElimina
  2. Prescindendo totalmente dalla qualità e dai contenuti, personalmente gli unici blog che escluderei sono quelli dei personaggi famosi che - beati loro - trovano anche il tempo di fare i fashion blogger. In quel caso il seguito che hanno dipende sostanzialmente dal fatto che sono dei vip o presunti tali e non da quello che scrivono, pubblicano o consigliano oltre al fatto che competere con loro è a dir poco impari.
    Poi per il resto è tutto un arrampicarsi sugli specchi; è assurdo escludere blog che si appoggiano a una concessionaria pubblicitaria o che hanno un piccolo canale di e-commerce e includere quelli che alle spalle hanno agenzie potentissime e crew al loro servizio.
    In questi giorni sono stata spesso tentata di commentare però l'aggressività deflagrata tra blogger molto più agguerrite di me mi ha un po' intimorito.

    Alessia
    ElectroMode

    RispondiElimina